Decreto recante “misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”.
16 Marzo 2020Fiscalità
Buongiorno a voi
È in discussione nella seduta di oggi del Consiglio dei Ministri il testo definitivo del Decreto recante “misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”.
Con la norma, composta da oltre 100 articoli, il Governo tenta di ricostruire un Paese paralizzato dalla crisi scaturita dall’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del Coronavirus, ma i cui effetti si protrarranno per un periodo di tempo ben più lungo.
Vi riepilogo l’ ultima bozza del 15.03.2020
1)Una sospensione per tutti– Con una prima norma di portata generale, si prevede la non applicazione di sanzioni e interessi per tutti i versamenti dovuti nei confronti delle pubbliche amministrazioni, inclusi quelli contributivi, assistenziali e i premi per l’assicurazione obbligatoria in scadenza il 16 marzo se eseguiti entro il 20 marzo 2020. La disposizione, onnicomprensiva per tipologia di contribuenti e di versamenti, dovrebbe consentire agli operatori di beneficiare di quattro giorni in più per effettuare la trasmissione delle deleghe F24 (questo sicuramente per la tardività con la quale arriva il decreto)
2)Più tempo per i contribuenti “minori” – Maggior respiro verrebbe invece concesso ai contribuenti che non abbiano superato il limite di ricavi di 2 milioni di Euro nel periodo d’imposta precedente a quello di entrata in vigore della norma. Per tali soggetti, la sospensione riguarda:
- i versamenti relativi alle “ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente e assimilato, relativi alle trattenute dell’addizionale regionale e comunale” (da relazione al Decreto), IVA, INPS e INAIL
- in scadenza tra la data dell’8 marzo e il 31 marzo 2020.
I suddetti versamenti dovranno poi essere effettuati nel mese di maggio 2020, in un’unica soluzione (entro il 31 maggio) ovvero in cinque rate mensili (a partire dal mese di maggio). Nel frattempo, è bene prestare attenzione ai versamenti in scadenza nel mese di aprile, che saranno comunque dovuti entro i termini ordinari fissati dalle norme.
Vista anche la complessità del decreto vi terrò informati
buon prosieguo e buona salute
Cinzia Trerotola (dottore commercialista – consulente centro studi ASS.I.A.C.)